L’articolo 168 del Testo Unico della Finanza – OCF
(TUF) disciplina le sanzioni penali per chi, nell’esercizio di servizi o attività di investimento o di gestione collettiva del risparmio, commette determinati illeciti. In particolare, prevede che, salvo che il fatto costituisca reato più grave, chiunque, nell’esercizio di tali attività, cagioni danno ai clienti o al mercato finanziario, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 100.000 euro
Per quanto riguarda la responsabilità dei consulenti finanziari, l’articolo 31 del TUF stabilisce che il soggetto che conferisce l’incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale . Questo significa che l’intermediario finanziario che si avvale di un consulente finanziario è tenuto a rispondere dei danni causati dal consulente ai clienti.
Inoltre, il Regolamento Intermediari della Consob, in particolare l’articolo 168, riguarda la classificazione dei clienti da parte dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. Tale classificazione è fondamentale per determinare il livello di protezione e le informazioni da fornire ai clienti .Per quanto concerne le responsabilità specifiche dei consulenti finanziari nelle città di Bologna, Napoli, Firenze, Milano, Venezia e Verona, non vi sono disposizioni normative che differenzino le responsabilità in base alla località. Tuttavia, è possibile che vi siano prassi o interpretazioni giurisprudenziali locali che influenzano l’applicazione delle norme. Pertanto, per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate, è consigliabile consultare un avvocato esperto in diritto finanziario o contattare l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (OCF).
L’articolo 168 del Testo Unico della Finanza (TUF) disciplina le sanzioni penali per chi, nell’esercizio di servizi o attività di investimento o di gestione collettiva del risparmio, commette determinati illeciti. In particolare, prevede che, salvo che il fatto costituisca reato più grave, chiunque, nell’esercizio di tali attività, cagioni danno ai clienti o al mercato finanziario, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a 100.000 euro .
Per quanto riguarda la responsabilità dei consulenti finanziari, l’articolo 31 del TUF stabilisce che il soggetto che conferisce l’incarico è responsabile in solido dei danni arrecati a terzi dal consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede, anche se tali danni siano conseguenti a responsabilità accertata in sede penale . Questo significa che l’intermediario finanziario che si avvale di un consulente finanziario è tenuto a rispondere dei danni causati dal consulente ai clienti.Inoltre, il Regolamento Intermediari della Consob, in particolare l’articolo 168, riguarda la classificazione dei clienti da parte dei consulenti finanziari autonomi e delle società di consulenza finanziaria. Tale classificazione è fondamentale per determinare il livello di protezione e le informazioni da fornire ai clienti .
Per quanto concerne le responsabilità specifiche dei consulenti finanziari nelle città di Bologna, Napoli, Firenze, Milano, Venezia e Verona, non vi sono disposizioni normative che differenzino le responsabilità in base alla località. Tuttavia, è possibile che vi siano prassi o interpretazioni giurisprudenziali locali che influenzano l’applicazione delle norme. Pertanto, per ottenere informazioni dettagliate e aggiornate, è consigliabile consultare un avvocato specializzato in diritto finanziario o contattare l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (OCF).
L’articolo 31 del Testo Unico della Finanza (TUF) è uno dei cardini nella disciplina della responsabilità dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Questa norma, di fondamentale importanza per la tutela del risparmio e dei risparmiatori, stabilisce la responsabilità solidale tra il consulente e l’intermediario finanziario che gli ha conferito l’incarico.
✅ Testo sintetico dell’art. 31 TUF
“I soggetti abilitati che si avvalgono di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede sono responsabili in solido dei danni arrecati a terzi dai consulenti nell’esercizio delle loro attività, anche se tali danni siano conseguenza di responsabilità accertata in sede penale.”
Cosa significa nella pratica?
- Responsabilità solidale
L’intermediario (banca, SIM, SGR, ecc.) risponde in solido con il consulente finanziario per i danni causati al cliente durante l’attività di consulenza, anche se il danno deriva da un reato come truffa, appropriazione indebita, ecc.
- Tutela del risparmiatore
Se il consulente ha commesso un illecito (ad esempio ha fatto firmare moduli in bianco, consigliato prodotti rischiosi omettendo informazioni, sottratto denaro), la vittima può chiedere il risarcimento direttamente all’intermediario, che è solitamente più solvibile.
- Responsabilità oggettiva dell’intermediario
Non è necessario dimostrare che l’intermediario abbia colpa diretta: basta che il consulente abbia agito nell’ambito del suo incarico per far scattare la responsabilità ex art. 31 TUF.
⚖️ Esempi pratici (con richiami a città come Bologna, Milano, Napoli…)
- A Bologna, un risparmiatore sottoscrive tramite consulente un investimento ad alto rischio non conforme al suo profilo: può agire contro la banca che lo ha incaricato, anche se il consulente ha agito senza autorizzazione specifica.
- A Napoli, un consulente ha convinto un cliente a trasferire fondi su un conto personale: la vittima può rivalersi sull’intermediario (SIM o banca) che lo aveva formalmente incaricato.
- A Milano, un consulente promette rendimenti garantiti su strumenti rischiosi: se il risparmiatore subisce una perdita, può ottenere il risarcimento anche se il consulente viene poi condannato penalmente.
Giurisprudenza rilevante
- Cass. Civ. n. 10378/2016: la Suprema Corte ha ribadito che la banca risponde in solido per i danni cagionati dal promotore, a prescindere dalla presenza di una colpa della banca stessa.
- Cass. Pen. n. 18678/2013: responsabilità anche penale del promotore che si appropria di somme e responsabilità civile della banca ex art. 31 TUF.
Avvocato per responsabilità del consulente finanziario
Se stai cercando tutela legale per errori, truffe o danni da parte di un consulente finanziario, puoi rivolgerti a uno studio legale esperto in diritto bancario e finanziario in:
- Bologna
- Napoli
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- Verona
La sentenza n. 18678/2013 della Corte di Cassazione Penale affronta la responsabilità penale del promotore finanziario per appropriazione indebita e la responsabilità civile solidale dell’intermediario finanziario, ai sensi dell’art. 31 del Testo Unico della Finanza (TUF).
⚖️ Contesto della Sentenza
Nella vicenda esaminata, un promotore finanziario si era appropriato indebitamente di somme di denaro affidategli da clienti per investimenti. La Corte ha confermato la responsabilità penale del promotore per appropriazione indebita. Parallelamente, ha ribadito la responsabilità civile solidale dell’intermediario finanziario per i danni causati dal promotore nell’esercizio delle sue funzioni, come previsto dall’art. 31 TUF.
Principi Giuridici Affermati
- Responsabilità Penale del Promotore: Il promotore finanziario che si appropria di somme affidategli dai clienti per finalità di investimento commette il reato di appropriazione indebita.
- Responsabilità Civile dell’Intermediario: L’art. 31 TUF stabilisce che l’intermediario finanziario è responsabile in solido per i danni arrecati a terzi dal promotore finanziario nell’esercizio delle sue attività, anche se tali danni derivano da responsabilità accertata in sede penale.
- Nesso di Occasionalità Necessaria: Per configurare la responsabilità dell’intermediario, è necessario che sussista un nesso di occasionalità necessaria tra l’attività del promotore e l’illecito commesso. Ciò significa che l’illecito deve essere stato reso possibile o agevolato dall’incarico conferito al promotore. Implicazioni per Intermediari e Clienti
- Per gli Intermediari: Devono esercitare un controllo adeguato sull’operato dei promotori finanziari e adottare misure preventive per evitare comportamenti illeciti.
- Per i Clienti: Hanno diritto al risarcimento dei danni subiti a causa di comportamenti illeciti dei promotori finanziari, potendo agire sia nei confronti del promotore sia dell’intermediario finanziario.
Questa sentenza sottolinea l’importanza della vigilanza da parte degli intermediari finanziari e la tutela dei clienti contro comportamenti illeciti dei promotori finanziari.
L’Avvocato Sergio Armaroli, con sede a Bologna, è un professionista con oltre 30 anni di esperienza nel campo del diritto penale e civile, specializzato in responsabilità dei consulenti finanziari, sia sotto il profilo penale che civile.
⚖️ Profilo Professionale
Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Bologna nel 1990, l’Avvocato Armaroli è abilitato alla difesa innanzi alla Suprema Corte di Cassazione dal 2009. Nel corso della sua carriera, ha maturato una significativa esperienza in diverse aree del diritto, tra cui:studiolegale-bologna.it+1avvocato-penalista-bologna.it+1
- Diritto penale: difesa in procedimenti penali relativi a reati finanziari, bancari, societari e fallimentari.
- Diritto civile: assistenza in cause di risarcimento danni, responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.avvocatoabologna.it
- Diritto bancario e finanziario: consulenza e difesa in controversie riguardanti consulenti finanziari, promotori finanziari e intermediari.
⚖️ Esperienza in Responsabilità dei Consulenti Finanziari
L’Avvocato Armaroli ha trattato numerosi casi riguardanti la responsabilità dei consulenti finanziari, affrontando tematiche quali:
- Appropriazione indebita: difesa in procedimenti penali per appropriazione indebita di somme da parte di consulenti finanziari.
- Responsabilità solidale degli intermediari: assistenza in cause civili per il risarcimento dei danni subiti da clienti a causa di comportamenti illeciti dei consulenti, con particolare riferimento all’art. 31 del Testo Unico della Finanza (TUF).
- Sanzioni CONSOB: consulenza e difesa in procedimenti sanzionatori avviati dalla CONSOB nei confronti di consulenti finanziari.
Contatti
Per richiedere una consulenza o fissare un appuntamento, è possibile contattare lo Studio Legale dell’Avvocato Sergio Armaroli ai seguenti recapiti:
- Indirizzo: Via Solferino, 30, 40124
- Telefono: 051 644 7838
- Email: avvsergioarmaroli@gmail.comPer ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale dello Studio Legale: studiolegale-bologna.it.
Se desideri ulteriori dettagli o assistenza su tematiche specifiche relative alla responsabilità dei consulenti finanziari, non esitare a chiedere.