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AFFIDO FIGLI MINORI NELLA SEPARAZIONE CONIUGI BOLOGNA

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AFFIDO FIGLI MINORI NELLA SEPARAZIONE CONIUGI BOLOGNA

AFFIDO FIGLI MINORI NELLA SEPARAZIONE CONIUGI BOLOGNA

AFFIDO FIGLI MINORI NELLA SEPARAZIONE CONIUGI BOLOGNA

In un giudizio di separazione, nel quale pure sia intervenuta sentenza parziale definitiva di separazione con addebito alla moglie, è inammissibile la domanda di affidamento esclusivo del figlio minore proposta dal padre, in considerazione del giudicato formatosi sulla pronuncia assunta in Romania, all’esito di un procedimento intrapreso dopo quello incardinato in Italia ma concluso con giudicato anteriore, che abbia deciso unitariamente sulle medesime domande, ovverosia sul vincolo coniugale, sulla responsabilità genitoriale e sul mantenimento del minore, posto che, per un verso, la sentenza della Corte di giustizia del 16 gennaio 2019, in causa C-386/17, resa in relazione al procedimento in esame, ha escluso che la violazione, da parte del giudice di uno Stato membro, delle norme sulla litispendenza di cui agli artt. 19 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del 27 novembre 2003 e 27 del regolamento (CE) n. 44/2001 del 22 dicembre 2000 impedisca il riconoscimento della sentenza in un altro Stato membro in ragione della contrarietà manifesta all’ordine pubblico ai sensi degli artt. 22 lett. a e 23 lett. a del primo regolamento e 34 n. 1 del secondo, e per l’altro, che, (i) in ordine alla decisione sullo status coniugale, va esclusa la rilevanza del motivo ostativo al riconoscimento indicato nell’art. 22 lett. c del regolamento (CE) n. 2201/2003, dal momento che, limitatamente a detto status la pronuncia passata in giudicato sulla separazione personale, producendo non il definitivo scioglimento del vincolo matrimoniale ma soltanto la condizione necessaria ma non sufficiente per proporre la domanda di divorzio, non può dirsi identica a quella di divorzio; (ii

avendo preso atto dei comportamenti posti in essere da entrambi i genitori, profondamente indicativi della loro carenza educativa ed ha correttamente valutato tali comportamenti in termini non di mera conflittualità tra i coniugi, ma di “oggettiva inidoneità” della madre e del padre alla condivisione dell’esercizio della potestà genitoriale in termini compatibili con la tutela dell’interesse primario della figlia minore. … Nel caso di specie, i giudici di merito hanno, nella sostanza, messo in evidenza la scarsa maturità dei genitori nell’affrontare le maggiori responsabilità che l’affido condiviso comportava e che il rapporto tra i genitori e la figlia era risultato in modo significativo intaccato dalla forte conflittualità esistente tra padre e madre, ovvero che la loro inidoneità educativa si poneva in contrasto con l’interesse della figlia minore all’affido condiviso.

In materia di affidamento dei figli minori, il giudizio prognostico che il giudice, nell’esclusivo interesse morale e materiale della prole, deve operare circa le capacità dei genitori di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione determinata dalla disgregazione dell’unione, va formulato tenendo conto, in base ad elementi concreti, del modo in cui i genitori hanno precedentemente svolto i propri compiti, delle rispettive capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto, nonché della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente sociale e familiare che è in grado di offrire al minore, fermo restando, in ogni caso, il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio

Tribunale Monza, Sez. IV, 21/03/2019

In una controversia avente ad oggetto una domanda di separazione legale, affidamento e mantenimento dei figli minori proposta dalla madre nei confronti del padre, entrambi cittadini senegalesi, sussiste la giurisdizione italiana ai sensi dell’art. 3 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del 27 novembre 2003, in forza della localizzazione in Italia dell’ultima residenza abituale comune dei coniugi, luogo ove il ricorrente risiedeva ancora al momento della proposizione della domanda.

Cass. civ. Sez. I Ord., 07/06/2021, n. 15819

… La Corte territoriale non si è affatto discostata da tali principi, avendo preso atto dei comportamenti posti in essere da entrambi i genitori, profondamente indicativi della loro carenza educativa ed ha correttamente valutato tali comportamenti in termini non di mera conflittualità tra i coniugi, ma di “oggettiva inidoneità” della madre e del padre alla condivisione dell’esercizio della potestà genitoriale in termini compatibili con la tutela dell’interesse primario della figlia minore. … Nel caso di specie, i giudici di merito hanno, nella sostanza, messo in evidenza la scarsa maturità dei genitori nell’affrontare le maggiori responsabilità che l’affido condiviso comportava e che il rapporto tra i genitori e la figlia era risultato in modo significativo intaccato dalla forte conflittualità esistente tra padre e madre, ovvero che la loro inidoneità educativa si poneva in contrasto con l’interesse della figlia minore all’affido condiviso. ass. civ., Sez. I, 17/05/2019, n. 13412

In un giudizio di separazione, nel quale pure sia intervenuta sentenza parziale definitiva di separazione con addebito alla moglie, è inammissibile la domanda di affidamento esclusivo del figlio minore proposta dal padre, in considerazione del giudicato formatosi sulla pronuncia assunta in Romania, all’esito di un procedimento intrapreso dopo quello incardinato in Italia ma concluso con giudicato anteriore, che abbia deciso unitariamente sulle medesime domande, ovverosia sul vincolo coniugale, sulla responsabilità genitoriale e sul mantenimento del minore, posto che, per un verso, la sentenza della Corte di giustizia del 16 gennaio 2019, in causa C-386/17, resa in relazione al procedimento in esame, ha escluso che la violazione, da parte del giudice di uno Stato membro, delle norme sulla litispendenza di cui agli artt. 19 del regolamento (CE) n. 2201/2003 del 27 novembre 2003 e 27 del regolamento (CE) n. 44/2001 del 22 dicembre 2000 impedisca il riconoscimento della sentenza in un altro Stato membro in ragione della contrarietà manifesta all’ordine pubblico ai sensi degli artt. 22 lett. a e 23 lett. a del primo regolamento e 34 n. 1 del secondo, e per l’altro, che, (i) in ordine alla decisione sullo status coniugale, va esclusa la rilevanza del motivo ostativo al riconoscimento indicato nell’art. 22 lett. c del regolamento (CE) n. 2201/2003, dal momento che, limitatamente a detto status la pronuncia passata in giudicato sulla separazione personale, producendo non il definitivo scioglimento del vincolo matrimoniale ma soltanto la condizione necessaria ma non sufficiente per proporre la domanda di divorzio, non può dirsi identica a quella di divorzio; (ii) in ordine alla decisione sulla responsabilità genitoriale, va esclusa la rilevanza del motivo ostativo di cui all’art. 23 lett. e del medesimo regolamento, dal momento che le ragioni connesse all’incompatibilità con altra decisione dello Stato membro richiesto o di uno Stato terzo riguardano esclusivamente le decisioni successive a quella della quale si chiede il riconoscimento; e che (iii) in ordine alla decisione sugli obblighi alimentari nei confronti del minore, l’incompatibilità con una pronuncia precedente intercorsa tra le stesse parti con medesimo oggetto e titolo ai sensi dell’art. 34 n. 3 e n. 4 del regolamento (CE) n. 44/2001 deve escludersi per mancanza di una decisione anteriore con carattere della definitività.

 Cass. civ. Sez. I Ord., 17/05/2021, n. 13217 rv. 661393-01

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… FAMIGLIA – Matrimonio – Separazione personale dei coniugi – Effetti – Provvedimenti per i figli – In genere – Separazione dei coniugi – Affidamento dei figli minori – Sindrome di alienazione parentale (pas) – Rilevanza ai fini del cd. “super affido” all’altro genitore – Limiti – Fattispecie … In tema di affidamento del figlio di età minore, qualora un genitore denunci i comportamenti dell’altro tesi all’allontanamento morale e materiale del figlio da sé, indicati come significativi di una sindrome di alienazione parentale (PAS), nella specie nella forma della sindrome della cd. “madre malevola” (MMS), ai fini della modifica delle modalità di affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità dei suddetti comportamenti, utilizzando i comuni mezzi di prova comprese le consulenze tecniche e le presunzioni, a prescindere dal giudizio astratto sulla validità o invalidità scientifica della suddetta patologia, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena. …

Sentenza di riferimento: Cass. civ. Sez. I, Ord., (ud. 22/01/2021) 17/05/2021, n. 13217

DIVORZIO

Affidamento e mantenimento dei figli

Tribunale Velletri Decr., 26/04/2021

… Pertanto, la condotta reiterata del padre di inadempimento all’obbligo di mantenimento evidenzia in modo inconfutabile la mancanza di responsabilità dello stesso nei confronti delle due figlie minori rendendo impossibile la gestione della genitorialità condivisa. …

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Tribunale Palmi, 22/02/2021

... Il principio di bi genitorialità, si traduce nel diritto di ciascun genitore ad essere partecipe nella vita del figlio minore, pur non comportando ciò, l’applicazione di una proporzione matematica di parità delle ore e dei giorni di frequentazione del figlio. …

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Corte d’Appello Milano Sez. V Sent., 12/02/2021

… L’affido esclusivo del figlio minore, inteso come deroga al diritto del figlio ad un rapporto completo e stabile con entrambi i genitori, è giustificato solo laddove risulti una condizione di manifesta carenza o inidoneità educativa di uno dei due genitori, che renda quell’affidamento condiviso in concreto pregiudizievole per il minore, all’esito di una valutazione in positivo dell’idoneità genitoriale dell’uno e in negativo di quella dell’altro. …

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Tribunale Milano Sez. IX, 11/02/2021

… Ove tra i conugi venga accertata una conflittualità tale da comportare notevoli pregiudizi per la crescita dei figli minori, è legittima la sospensione della responsabilità genitoriale di entrambi i coniugi e l’affidamento dei figli ad un soggetto extrafamiliare. …

Sentenza di riferimento: 

MANCATA ESECUZIONE DOLOSA DI PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE

Cass. pen. Sez. VI Sent., 28/01/2021, n. 13439 rv. 280846-01

… REATI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA – Delitti contro l’autorita’ delle decisioni giudiziarie – Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – Elemento oggettivo (materiale) – Provvedimenti concernenti l’affidamento di minori – Condotta elusiva – Mancato esercizio di un diritto – Configurabilità – Esclusione – Ragioni – Fattispecie … L’elusione dell’esecuzione di un provvedimento del giudice civile che riguardi l’affidamento di minori non può concretarsi in un comportamento di mancato esercizio di un diritto (nella specie, omessa presentazione, da parte del padre, agli incontri col figlio minore nei giorni stabiliti dal giudice civile), trattandosi di condotta inidonea a determinare la lesione delle legittime pretese altrui a tutela delle quali è prevista la fattispecie incriminatrice di cui all’ art.388 cod.pen. (Annulla in parte con rinvio, CORTE APPELLO BARI, 22/11/2019) …

Sentenza di riferimento: Cass. pen. Sez. VI, Sent., (ud. 28/01/2021) 09/04/2021, n. 13439

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Cass. civ. Sez. Unite, 21/12/2020, n. 29171

… La domanda con oggetto la responsabilità dei genitori e il mantenimento dei figli minori deve essere indirizzata all’autorità giudiziaria più vicina al luogo di residenza abituale degli stessi al momento della sua proposizione, in conformità all’ art. 8 , Regolamento CE n. 2201/2003 , rimanendo ininfluente il successivo trasferimento del minore con un genitore all’estero. …

POTESTA’ DEI GENITORI

Cass. civ. Sez. I Ord., 16/12/2020, n. 28723

… In tema di affidamento di figli minori, qualora un genitore denunci comportamenti dell’altro genitore, affidatario o collocatario, di allontanamento morale e materiale del figlio da sé, indicati come significativi di una sindrome di alienazione parentale (PAS), ai fini della modifica delle modalità di affidamento, il giudice di merito è tenuto ad accertare la veridicità del fatto dei suddetti comportamenti, utilizzando i comuni mezzi di prova, tipici e specifici della materia, incluse le presunzioni, ed a motivare adeguatamente, tenuto conto che tra i requisiti di idoneità genitoriale rileva anche la capacità di preservare la continuità delle relazioni parentali con l’altro genitore, a tutela del diritto del figlio alla bigenitorialità e alla crescita equilibrata e serena. …

Sentenza di riferimento: Cass. civ. Sez. I, Ord., (ud. 25/11/2020) 16/12/2020, n. 28723

Cass. civ. Sez. I Ord., 30/11/2020, n. 27235 rv. 659748-01

… IMPUGNAZIONI CIVILI – Cassazione (ricorso per) – Interesse al ricorso – Ricorso per cassazione avverso pronuncia di affidamento del figlio minore a seguito di sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio – Raggiungimento della maggior età da parte del figlio – Conseguenze – Inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza d’interesse … Quando, nelle more del giudizio di legittimità avente ad oggetto l’affidamento di figlio minore ad uno degli ex coniugi a seguito di cessazione degli effetti civili del matrimonio, sopravvenga la maggiore età del figlio, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all’impugnazione. …

DIVORZIO

Affidamento e mantenimento dei figli

SEPARAZIONE DEI CONIUGI

Alimenti e mantenimento

Tribunale Rimini Sez. Unica Sent., 18/11/2020

… In tema di separazione e divorzio, sussiste l’obbligo di entrambi i genitori, che svolgano attività lavorativa produttiva di reddito, di contribuire al soddisfacimento dei bisogni dei figli minori, in proporzione alle proprie disponibilità economiche, in diretta applicazione dell’ art. 30 Cost.; …

Sentenza di riferimento: Tribunale Rimini Sez. Unica, Sent., 18/11/2020

COMPETENZA E GIURISDIZIONE CIVILE

Giurisdizione

SEPARAZIONE DEI CONIUGI

In genere

Tribunale Modena, 13/10/2020

… Sussiste la giurisdizione del giudice italiano per la domanda di scioglimento o di separazione personale di coniugi cittadini stranieri, ma tuttora residenti in Italia, nonché per la correlata domanda di affidamento dei figli minori, in base al Reg. CE n. 2201/2003 . …

Massima | 2020

SENTENZA, ORDINANZA E DECRETO IN MATERIA CIVILE

Cass. civ. Sez. I Ord., 17/09/2020, n. 19325 rv. 658821-01

… (Nella specie la S.C. ha dichiarato inammissibile il ricorso contro il decreto della Corte d’appello che in un procedimento ex art. 337 c.c., nel disporre la conferma dell’affidamento del figlio minore al comune, dopo avere esaminato la domanda di affido esclusivo della madre, affermava in motivazione che “non sussistevano ragioni per escludere l’affido condiviso”). …

SEPARAZIONE DEI CONIUGI

Provvedimenti riguardo ai figli

Cass. civ. Sez. I Ord., 17/09/2020, n. 19323

… In tema di affidamento dei figli minori, pur essendo vero che la condivisione deve comportare una frequentazione dei genitori tendenzialmente paritaria, è altrettanto vero che, nell’interesse del minore, in presenza di una serie di ragioni, il giudice può individuare un assetto nella frequentazione che si discosti da questo principio tendenziale al fine di assicurare al bambino la situazione più confacente al suo benessere e alla sua crescita armoniosa e serena. …

MANCATA ESECUZIONE DOLOSA DI PROVVEDIMENTI DEL GIUDICE

Cass. pen. Sez. VI Sent., 14/09/2020, n. 29672 rv. 279950-01

… REATI CONTRO L’AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA – Delitti contro l’autorita’ delle decisioni giudiziarie – Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice – In genere – Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice concernente l’affidamento di minori – Consenso del minore alla condotta di un genitore che impedisca all’altro l’esercizio del diritto di visita – Rilevanza – Esclusione … pen., il consenso dei figli minorenni alla condotta di un genitore che impedisca all’altro l’esercizio del diritto di visita non esclude la sussistenza del reato. …

MATRIMONIO

Coniugi (diritti e doveri)

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Cass. civ. Sez. VI – 1 Ord., 14/07/2020, n. 14951

… L’obbligo di mantenimento dei figli minori ex art. 148 c.c. spetta primariamente e integralmente ai loro genitori sicché, se uno dei due non possa o non voglia adempiere ai proprio dovere, l’altro, nel preminente interesse dei figli, deve far fronte per intero alle loro esigenze con tutte le sue sostanze patrimoniali e sfruttando tutta la propria capacita di lavoro, salva la possibilità di convenire in giudizio l’inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle condizioni economiche globali di costui. …

AFFIDAMENTO E ASSISTENZA DEI MINORI

In genere

Tribunale Castrovillari Decr., 30/06/2020

… In tema di affidamento dei figli minori, l’acclarato riavvicinamento dei figli al padre a seguito della loro temporanea e breve avulsione dall’influenza psicologica materna esclude che il rifiuto del padre da parte dei minori abbia solida base in una diretta esperienza di comportamenti paterni negativi e dimostra, a posteriori, la validità della formulata ipotesi di alienazione parentale, giustificando il provvedimento di affidamento esclusivo al padre. …

Sentenza di riferimento: Tribunale Castrovillari Decr., 30/06/2020

Massima | 2020

DIVORZIO

Affidamento e mantenimento dei figli

Tribunale Crotone Sent., 01/06/2020

… In materia di affidamento dei figli minori, il giudizio prognostico che il giudice, nell’esclusivo interesse morale e materiale della prole, deve operare circa le capacità dei genitori di crescere ed educare il figlio nella nuova situazione determinata dalla disgregazione dell’unione, va formulato tenendo conto, in base ad elementi concreti, del modo in cui i genitori hanno precedentemente svolto i propri compiti, delle rispettive capacità di relazione affettiva, attenzione, comprensione, educazione e disponibilità ad un assiduo rapporto, nonché della personalità del genitore, delle sue consuetudini di vita e dell’ambiente sociale e familiare che è in grado di offrire al minore, fermo restando, in ogni caso, il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi, i quali hanno il dovere di cooperare nella sua assistenza, educazione ed istruzione. …

SEPARAZIONE DEI CONIUGI

Provvedimenti riguardo ai figli

Cass. civ. Sez. I Ord., 19/05/2020, n. 9143

… In tema di affidamento del figlio minore nella crisi della coppia genitoriale, il giudice civile deve valutare autonomamente – sia sotto il profilo materiale, sia sotto quello della potenziale dannosità per l’equilibrato sviluppo psicofisico del minore – la rilevanza dei comportamenti penalmente censurabili ascritti a un genitore e ancora oggetto di accertamento di primo grado in sede penale. …

Sentenza di riferimento: Cass. civ. Sez. I, Ord., (ud. 05/02/2020) 19/05/2020, n. 9143

SEPARAZIONE DEI CONIUGI

Provvedimenti riguardo ai figli

Corte d’Appello Genova Sez. III Sent., 12/05/2020

… In tema di affidamento dei figli minori, il giudice deve attenersi al criterio fondamentale rappresentato dall’esclusivo interesse morale e materiale della prole, privilegiando quel genitore che appaia il più idoneo a ridurre al massimo il pregiudizio derivante dalla disgregazione del nucleo familiare e ad assicurare il migliore sviluppo della personalità del minore. … La questione dell’affidamento della prole è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale, ove dia sufficientemente conto delle ragioni della decisione adottata, esprime un apprezzamento di fatto non suscettibile di censura in sede di legittimità. …

Sentenza di riferimento: Corte d’Appello Genova Sez. III, Sent., 12/05/2020